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Il nostro Codice della Strada identifica la rotatoria, chiamata anche rotonda o rondò, come un’intersezione a raso tra due o più strade. Al posto del classico incrocio, c’è uno spartitraffico rotondo che forma un anello stradale, che ha la funzione di moderare il traffico veicolare.

 

In Italia le rotatorie si affrontano circolando in senso antiorario, poiché da noi vige la guida a destra. E ricordiamoci che i veicoli che sono già all’interno della rotatoria hanno la precedenza.

 

Il Codice della Strada all’art. 143 prevede che i veicoli sprovvisti di motore debbano rimanere il più possibile al margine destro della carreggiata.

 

Questa disposizione non crea problemi se si affronta una rotatoria ad una sola corsia per senso di marcia e si esce alla prima strada. In questo caso ci si deve tenere vicino al margine destro della carreggiata durante l’immissione e si deve segnalare con il braccio destro nel caso si intenda uscire alla prima uscita a destra.

 

Percorrere una rotatoria è un momento ad elevato rischio d’incidente: il pericolo di non essere visti è particolarmente elevato e un incidente su tre all’interno di una rotonda vede coinvolto un velocipede.


Questo perché nei veicoli esiste un angolo, definito cieco, che il conducente di un’autovettura non riesce a visualizzare. L’angolo cieco si colloca alla destra del veicolo e copre proprio la porzione di spazio che viene occupata da un altro mezzo. Bisogna inoltre tenere conto che la visibilità è ancora più ridotta per il guidatore di un furgone o di un camion, anche osservando negli specchietti o voltandosi fisicamente.

Inoltre, un’auto che vuole uscire dalla rotatoria partendo dalla corsia interna, potrebbe tagliarti la strada. Il pericolo cresce ancor di più quando si percorrono rotonde ampie con due o più corsie, in quanto i mezzi si spostano da una corsia all’altra e le attraversano avvicinandosi in linea retta.

 

Questo perché il comma 7 dell’art. 143 ci consente una deroga alla rigida regola del tenere la destra, specificando che “i conducenti, qualunque sia l’intensità del traffico, possono impegnare la corsia più opportuna in relazione alla direzione che essi intendono prendere alla successiva intersezione…”.

 

In questo caso, per ridurre il pericolo si consiglia, di circolare nella rotonda percorrendo l’anello interno. Le auto rimarranno sulla destra e nessun veicolo potrà superare il ciclista dalla sinistra. Quando si è avvicini al momento della svolta è necessario indicare con il braccio destro ben disteso la propria volontà e accertarsi di essere stati visti dalle auto che seguono. Solo allora iniziare ad allontanarti dalla parte centrale della rotatoria per dirigerti gradualmente verso l’uscita.

 

Se la rotatoria è dotata di attraversamenti ciclabili, dobbiamo usarli. In questo caso il guidatore del velocipede ha sempre la precedenza, anche se è opportuno comunque fare molta attenzione, poiché non tutti gli automobilisti rispettano quest’obbligo.