Alcuni decenni dopo, e precisamente nel 1817, il Barone tedesco Karl Von Drais alla base del celerifero introduce lo sterzo alla ruota anteriore e chiama il suo mezzo “Draisina”. Questo era composto da un telaio in legno, cerchioni in acciaio, sedile regolabile in altezza ed era sempre senza pedali.
La draisina a sua volta diventa la base dell’invenzione di Ernest Michaux che nel 1861 vi montò i primi pedali, fissandoli al perno della ruota anteriore. Questo mezzo ancora molto scomodo veniva chiamato con il nomignolo di “scuotiossa”.
Finalmente, sempre alla fine degli anni ’60 dell’Ottocento, incontriamo, in Francia, il termine “bicicletta”, in concomitanza con lo sviluppo degli studi sul sistema della trasmissione del moto generato dai pedali.
E proprio la corretta trasmissione del moto generato dai pedali è quella che porta all’invenzione della prima Safety Bicycle (bicicletta di sicurezza), in cui i pedali sono collegati a una ruota dentata connessa a una catena, che riduce così la dimensione della ruota anteriore. Questa nuova invenzione è degli inglesi Sutton e Starley che fondarono nell’anno 1877 la casa costruttrice di mezzi meccanici dal nome Rover ed ottennero un notevole successo commerciale.